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Taratura con riferibilità

Cosa significa tarare uno strumento?

Le tarature consentono di determinare l’errore di indicazione di strumenti e sistemi di misura (nonché i valori dei campioni di misura), al fine di garantire risultati di misura più precisi e affidabili.

Le tarature si effettuano confrontando l’indicazione dello strumento, o il valore rappresentato da un campione, con la misura di corrispondenti valori noti con le relative incertezze.

Il processo di taratura di strumenti e campioni da parte di laboratori accreditati ai sensi della norma ISO/IEC 17025 consiste nel confronto con un campione di riferimento di più alto livello e consente così alle misure da essi prodotti di acquisire la proprietà fondamentale della riferibilità metrologica ai campioni nazionali o internazionali.

L’esito del confronto può essere riportato sul certificato di taratura mediante una dichiarazione, una funzione matematica, un diagramma, una curva o una tabella numerica, e può essere usato per correggere l’indicazione dello strumento, o attribuire il valore della caratteristica del campione materiale.

Le tarature possono essere eseguite sia da laboratori indipendenti che offrono il proprio servizio sul mercato, sia da laboratori interni alle aziende che intendano garantire la qualità del proprio processo produttivo.

Ogni quanto tempo sarebbe opportuno effettuare la taratura della strumentazione di misura?

Lo scopo principale della taratura è quello di conferire, ai risultati delle misure che si eseguiranno con gli strumenti sottoposti a taratura, la riferibilità ai campioni nazionali/internazionali. Deve essere eseguita bene da operatori qualificati che operano a fronte di procedure validate oppure, se si ricorre all’esterno (outsourcing), da laboratori che occorre qualificare a fronte dei requisiti della norma UNI 17025 (a meno che non siano Centri accreditati LAT).

Essa serve unicamente a conoscere (entro un determinato livello di incertezza) l’errore o scostamento che lo strumento accumula nel tempo. Se non si utilizza questa informazione a conclusione della taratura è inutile eseguirla.

La conoscenza dell’entità dell’errore accumulato (deriva o drift) deve consentire di “confermare o meno l’idoneità per l’utilizzazione prevista, a definire la nuova scadenza di taratura, ad effettuare un’immediata valutazione di rischio sull’uso che se ne è fatto dello strumento nel caso in cui l’errore trovato prevarichi i limiti di tolleranza (prestabiliti dall’azienda o dal costruttore).

Si può quindi stimare la nuova scadenza sulla base della deriva che ha subito lo strumento nel periodo precedente (se non gli si cambieranno in modo significativo le condizioni d’uso e la destinazione d’uso). Si possono adottare dei “controlli intermedi”, meno costosi di un processo di taratura ma assai utili per abbattere il suddetto rischio e tendere ad allungare il più possibile la scadenza.

Il centro di taratura stabilisce i limiti di tolleranza al di fuori del quale non si può utilizzare lo strumento?

La risposta è assolutamente no, perché i certificati di taratura possono contenere dichiarazioni di conformità a norme se richieste dal cliente e previste dalle procedure di taratura accreditate.  In questo caso, deve essere chiaramente indicata la norma (edizione o data, numero, capitolo, paragrafo) in base alla quale un’eventuale conformità è dichiarata. In settori metrologici specifici, si possono emettere, se il cliente lo richiede nell’ordine, dichiarazioni di conformità a specifica, solo se le specifiche sono contenute in documenti pubblici, riportati nel certificato. Le dichiarazioni di conformità devono essere basate su misurazioni per cui il Centro è accreditato, tenendo conto dell’incertezza estesa di misura.

E’quindi necessario definire la regola decisionale ossia la “regola che descrive in che modo si tiene conto dell’incertezza di misura quando si dichiarala conformità a un requisito specificato”.

Si può utilizzare uno strumento se la taratura stabilisce che si trova al di fuori dei limiti di tolleranza?

Si, basta che sia in grado di valutare la stabilità dello strumento e di eseguire la correzione delle misure da certificato, in modo da non determinare alla fine del periodo di conferma metrologica una fuori specifica che possa influire sull’attendibilità delle misure eseguite con lo strumento.

In aziende di produzione difficilmente si riesce ad attuare questa utile e indispensabile correzione sui dati di misura. Se non lo si vuole fare si deve prendere in considerazione di calcolare l’incertezza d’uso dello strumento che prende in considerazione le condizioni di utilizzo, che possono variare rispetto a quelle di taratura.

Taratura accreditata

Perché richiedere una taratura accreditata? Si hanno maggiori garanzie?

L’Ente italiano di accreditamento designato dallo Stato che consente ai laboratori metrologici di essere accreditati per la taratura di strumentazione di misura è ACCREDIA.

L’accreditamento dei laboratori garantisce la competenza tecnica degli operatori ad effettuare tarature, la riferibilità dei campioni utilizzati e la conformità alle norme internazionali. Solo i laboratori accreditati possono emettere tale certificazione.

I certificati ACCREDIA esonerano l’utente da qualsiasi obbligo di dimostrazione a terze parti che le tarature sono state eseguite secondo quanto previsto dalla norma di riferimento del sistema di qualità dei centri di taratura (UNI CEI EN ISO/IEC 17025).

Il rapporto di taratura con riferibilità a campioni nazionali (RDT) (ISO) viene rilasciato, invece, da centri di taratura tramite il quale viene assicurata la riferibilità della misura a campioni nazionali, senza l’accreditamento degli organi preposti.

Questo tipo di documenti viene richiesto per controlli interni sulla strumentazione utilizzata per le misure “sul campo“ come pressostati , multimetri, termometri, manometri, calibri a corsoio, comparatori, micrometri, etc … ; la loro validità dipende dalla qualifica del laboratorio e dall’impiego di adatte procedure metrologiche.

Se la taratura viene emessa da un centro ACCREDIA si hanno sicuramente maggiori garanzie in quanto tali centri sono sottoposti a continue ispezioni periodiche sotto il profilo di gestione e qualità.

Quali differenze ci sono tra un laboratorio accreditato ISO IEC 17025 e ISO 9001?

La Norma Internazionale ISO/IEC 17025 stabilisce le caratteristiche che ogni laboratorio deve rispettare per dimostrare la propria competenza tecnica in modo tale che i risultati risultino attendibili.  I laboratori di prova e di taratura accreditati ISO/IEC 17025 attestano l’idoneità del laboratorio a gestire prove, misure e tarature in conformità a tale norma, mentre la certificazione ISO 9001 non offre la certezza che il laboratorio sia in grado di fornire prove o tarature accurate e affidabili.

Risulta, quindi, fondamentale fare una distinzione tra certificazione a fronte della norma ISO 9001 del sistema di gestione per la qualità di un laboratorio rilasciata da un organismo di certificazione e l’accreditamento ai sensi della norma ISO/IEC17025 del laboratorio stesso rilasciata da un Ente nazionale di accreditamento.

Rilievi dimensionali

Cos'è una verifica dimensionale?

La verifica dimensionale consiste in una serie di misurazioni per confronto tra le quote di progetto e le reali dimensioni di un particolare costruttivo, verificandone l’idoneità rispetto alle tolleranze imposte.

Quali sono i vantaggi nell'effettuare un controllo dimensionale?

Il collaudo dimensionale impatta sulla produzione sia a livello di progettazione (pre-serie e prototipi) sia a livello di controllo qualità (Controllo sistematico o a campione, valutazioni ed analisi statistiche), stabilendo le azioni da intraprendere per la messa in produzione o le correzioni da effettuare per migliorarne la qualità. Ed è questo il motivo fondamentale per il quale viene eseguita una verifica dimensionale.

Grazie alle misurazioni dimensionali si offre un servizio di controllo qualità competente, efficace, sicuro e con tempi di risposta adeguati alle esigenze.

La S.T.I. S.r.l. utilizzando come riferimento il disegno tecnico o il modello CAD, effettua un’analisi dimensionale veloce, completa, accurata ed in tempi brevi, con la consegna di un report personalizzato che include la possibilità di avere servizi di gestione ed analisi dei rilievi, quali:

Rispondenza Normativa (Verifica delle Tolleranze Dimensionali);
Report Errori di forma su geometrie;
Analisi e Controllo Statico di Processo;
Verifica Campionature di pre-serie.

Perché effettuare la ricostruzione della geometria su disegno?

Il processo di ricostruzione delle geometrie è necessario nelle situazioni in cui non è possibile reperire i disegni progettuali di un manufatto, ed è necessario partire dall’oggetto finito per determinare le sue quote di origine, dalle quali è possibile ricavarne un disegno fedele all’originale.

Verificazione periodica

E’ obbligatoria?

SI, i titolari degli strumenti (utilizzatori di bilance, erogatori di liquidi ecc.) sono obbligati a far verificare periodicamente i dispositivi per garantire un corretto funzionamento nel tempo, come dispone il D.M. 93 del 21/04/2017 che regola la Verifica Periodica degli strumenti metrici.

Che differenza c’è tra Verifica Prima e Verifica Periodica?

La Verifica Metrica può essere una Verifica Prima, nel caso in cui lo strumento sia presso il Fabbricante che lo produce, oppure una Verifica Periodica nel caso in cui sia effettuata presso l’utilizzatore finale, cioè il titolare dello strumento.

Cos’è il collaudo di posa in opera?

In molti casi, quando viene collocato uno strumento fisso di nuova fabbricazione, si parla di Collaudo di Posa in Opera, che è a tutti gli effetti una Verifica Metrica.

CND

Il servizio CND in quali campi viene impiegato?

Il metodo di indagine mediante CND trova impiego in numerosi settori industriali quali aerospaziale, energetico, sanitario, elettrico, meccanico, carta e cartotecnica, ecc…; per apparecchi di sollevamento, gru reattori, forni, scambiatori, cilindri, piping, caldaie, turbine, alternatori, condensatori, preriscaldatori apparecchi a pressione valvole di sicurezza controllo della corrosione controllo strutture e condotte interrate macchine, linee particolari.

Di seguito, vengono riportati alcuni dei più comuni campi di impiego:

Verifiche periodiche delle apparecchiature a pressione (PED) in base al D.M. 329/04 mediate controlli spessimetrici con sistema UT;
Controllo dell’idoneità statica di coperture in acciaio mediante esame visivo (UNI EN 5817:2014) e/o esame con liquido penetrante (UNI EN 23277:2010) delle giunzioni saldate;
Controllo delle saldature di reattori prima della messa in servizio e verifica della rispondenza dimensionale tra lo stato di fatto del componente e lo stato progettuale dello stesso mediante tecnica UT.

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